CHIRURGIA DELLA CATARATTA

All’interno del nostro occhio vi è una lente chiamata cristallino deputata a focalizzare i raggi luminosi provenienti dall’esterno al centro della retina. La cataratta è la perdita della trasparenza del cristallino con conseguente offuscamento visivo.
La causa più comune dell’insorgenza di una cataratta è l’invecchiamento, ed è un fenomeno inevitabile, pur se con un’ampia variazione dell’ età di presentazione. Altre cause di cataratta sono l’assunzione di alcuni farmaci, alcune malattie metaboliche o traumi oculari.
La terapia della cataratta è chirurgica: il cristallino opacato viene frantumato ed aspirato mediante una sonda ad ultrasuoni inserita nell’occhio attraverso un’incisione di circa 2 millimetri (facoemulsificazione) e sostituito da una lente artificiale (IOL). L’intervento è di breve durata e si può eseguire con un’anestesia topica, utilizzando, cioè, solo gocce di un collirio anestetico senza iniezioni; non richiede, inoltre, ospedalizzazione e ricovero. Bisogna, però, ricordare che, sebbene le moderne tecniche microchirurgiche abbiano ridotto molto i tempi e la invasività, l’intervento di cataratta rimane un intervento maggiore con un rischio, seppur raro, di complicanza; chi si sottopone alla chirurgia dovrà seguire scrupolosamente le indicazioni postoperatorie che gli fornirà l’oculista.
La lente intraoculare impiantata permette una riduzione del difetto refrattivo del paziente ma non un’indipendenza dall’uso degli occhiali che andranno prescritti circa 30 giorni dopo l’intervento.