OSTRUZIONE DEL DOTTO NASOLACRIMALE

Alla nascita è molto comune che il canale deputato al deflusso della produzione lacrimale nel naso sia ostruito. Tale situazione tende a migliorare spontaneamente nelle prime settimane di vita. Qualora perduri l’ostruzione si osserveranno frequenti congiuntiviti ed una costante presenza di secreti mucopurulenti. In questo caso è consigliabile eseguire con costanza il massaggio del dotto nasolacrimale: tale manovra, se correttamente eseguita, permette di risolvere l’ostruzione in oltre il 90% dei casi. Purtroppo il massaggio molto frequentemente è mal eseguito e non sempre il consiglio del pediatra o del medico oculista sono corretti. Anche nella maggior parte dei siti medici si trovano istruzioni errate. Il massaggio, infatti, non deve essere una debole “carezza” con movimento rotatorio ma una decisa pressione con un dito poggiato nella zona tra l’angolo dell’occhio ed il naso della durata di circa 3-4 secondi da ripetere almeno 3 volte al giorno. La forza esercitata deve essere tale da aumentare la pressione nel sacco così da vincere le resistenze che causano l’ostruzione.
La terapia antibiotica non ha alcun ruolo nel risolvere l’ostruzione del dotto nasolacrimale; essa può essere utile in caso di concomitante congiuntivite, sebbene sia da ricordare che il più delle volte il lavaggio con soluzione fisiologica e la rimozione delle secrezioni con garzine umide sia più che sufficiente ed eviti il, purtroppo, sempre più comune abuso di antibioticoterapia.
Se, al compimento del primo anno di vita, non si sia ottenuta una completa guarigione è necessario procedere ad un sondaggio delle vie lacrimali: si tratta di una manovra poco invasiva da eseguirsi in sedazione che risolve l’ostruzione nel 90% dei casi se eseguita nei primi 12-14 mesi ma in meno del 50% dei casi se eseguita ai 2 anni di vita.